Nicolas-Sébastien Roch de Chamfort – Sorriso
Il giorno più sprecato è quello in cui non abbiamo mai riso.
Il giorno più sprecato è quello in cui non abbiamo mai riso.
Sorrido ai romantici, e mi dico evviva coloro che si perdono dietro ai sogni colorati, evviva coloro che senza tempo, restano nel colore dell’amore, evviva ancora a chi crede che il tempo si sia fermato, in un sorriso regalato, in uno sguardo dato, in una carezza mai persa, evviva ancora a chi osa credere che l’amore è vita!
Tendo sempre a sorridere, a dare un po’ di allegria a chi piange, tendo sempre ad essere ottimista per altri, lasciando trasparire un po’ di luce, seppur io resto ferma in silenzio in compagnia dell mio amico buio!
Io amo sorridere, come fanno i neonati che sorridono alla vita perché vogliono imparare ad amarla, come i grandi che hanno verso i piccoli un sorriso di speranza. Odio quei i sorrisi pagati e preparati della pubblicità dei dentifrici, che al massimo possono farti pensare che ci sono persone che avranno speso un patrimonio dal dentista e magari si rifanno accecando la gente con i loro bei denti bianchi per poi derubarla!. Un sorriso può far volare anche la fantasia, abbondare in una risata, bisognerebbe istigare a sorridere, è proprio un peccato perdersi tanti diversi sorrisi…
Io non solo ci metto il cuore ma pure il sorriso, amo vedere felici le persone a cui voglio bene!
Non credo che una persona che ha tanto pianto sappia ridere bene, sappia ridere meglio. Secondo me una persona che ha pianto tanto, che piange tanto, nemmeno se lo ricorda più che i denti servono anche per sorridere. Nemmeno se lo ricorda come si fa a ridere.
Lei sorrise. Era un sorriso radioso, aperto e bellissimo come il primo raggio di sole dopo la pioggia, come un fiore appena sbocciato e come un’infinità di cose che non si possono descrivere ma soltanto guardare.