Nicolò Mino – Comportamento
Qualcuno sa spiegarmi perché quando i miei compagni, amici o colleghi sbagliano io li applaudo e dico di non preoccuparsi che va tutto bene; ma quando sbaglio io, vengo ricoperto d’insulti?
Qualcuno sa spiegarmi perché quando i miei compagni, amici o colleghi sbagliano io li applaudo e dico di non preoccuparsi che va tutto bene; ma quando sbaglio io, vengo ricoperto d’insulti?
Viviamo in un mondo fatto di precarietà. E non mi riferisco solo al mondo lavorativo.La precarietà regna anche nei rapporti sociali, nei sentimenti, e nell’amore. Spesso si è amici per convenienza, per interesse o per solitudine.Purtroppo le amicizie fondate su questi presupposti sono destinate a naufragare miseramente. Io le chiamo amicizie “Rio mare”, (ricordate la pubblicità del tonno?), amicizie così fragili che, appunto, “si tagliano con un grissino”.Non parliamo poi dell’amore!Persone che stanno insieme solo perché hanno bisogno di avere qualcuno accanto, o magari perché pensano che nessuno se li piglia, e quindi, si accontentano di quello che capita, sempre pronte però ad abbandonare la nave appena trovano di meglio. Dove sta l’amore in tutto ciò?Mistero.Tuttavia non tutto è perduto. Sono certo che persone con cui creare un legame vero ci siano, certo sono rare, ma esistono. Bisogna cercarle o aspettare di incontrarle Persone con cui instaurare un legame fondato su valori umani come sincerità, lealtà e rispetto. Perché sono queste le veri basi per poter vivere bene un rapporto d’amore o d’amicizia, e quando avremo trovato ciò, saremo certi di aver creato qualcosa di forte, di così forte che nessun “grissino” potrà tagliare.
Non capirò mai le mezze verità. Cosa stanno a significare? Le chiamerei piuttosto mezze bugie. La sincerità ovunque e comunque dovrebbe prevalere, anche perché sarà sempre sottoposta a giudizi negativi.
Facciamo scendere il sipario su questa giornata. Forse abbiamo sbagliato qualcosa oggi, ma noi non recitiamo mica. Al massimo improvvisiamo, e lo facciamo sempre col cuore.
Bisogna credere per sperare e sperare per provare.
È proprio vero che soltanto chi ha sofferto può apprezzare la felicità, per i superficiali e per i viziati è sempre tutto dovuto.
Ci sono orizzonti su cui non vedi mai sorgere l’alba, perché ti volti indietro a guardare il tramonto del tuo vissuto.