Nicolò Mino – Religione
Se Dio esiste davvero allora è andato al manicomi perché non è stato capace a gestire le sue creazioni.
Se Dio esiste davvero allora è andato al manicomi perché non è stato capace a gestire le sue creazioni.
Non si è mai soli davanti al mistero della sofferenza: si è col Cristo che dà senso a tutta la vita. Con Lui tutto ha un senso, compresi il dolore e la morte.
Per prendersi le code ai gatti, ne manda parecchia di gente all’inferno. Chi di canna ferisce, di canna perisce e magari va a fare compagnia al cane di Hitler.
Il perdono serve a chi lo fa e non necessariamente a chi lo riceve. Perdonare significa poter guardare al futuro con maggiore serenità.
Dio è morto e l’uomo moderno l’ha ucciso.
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi orizzonti, ma nell’avere occhi nuovi.
I grandi culti di massa sono e sono sempre stati il problema, mai la soluzione. È doveroso e sano che ciascuno abbia una propria spiritualità, una fede che lo sostenga nel crudo realismo della propria (in)coscienza. Ma quando, come forza risultante da un pensiero comune dal mero punto di vista socio-pedagogico, essa diventa la scusa sufficiente per l’adempiersi d’inenarrabili misfatti (ben noti alla storia) da parte di associazioni a delinquere (che si è soliti chiamare ancora sentimentalmente religioni) nel beneplacito romantico dell’infantile capriccio secondo cui “il mio Dio è migliore del tuo” e “il mio Dio afferma che così è giusto”, la fede stessa assurge al ruolo del più grande male dell’uomo, della più virulenta malattia dell’intelligenza, del progresso e della solidarietà.