Nino Candela – Religione
Dicono che la vita e un cieco caso, ma non è che sei tu ad essere cieco da non accorgerti da dove viene la vita?
Dicono che la vita e un cieco caso, ma non è che sei tu ad essere cieco da non accorgerti da dove viene la vita?
Ho detto a Dio senza di tealcun bene non ho, custodiscimi.Magnifica è la miaeredità,benedetto sei Tu, sempre sei con me.Custodiscimi, mia forza sei Tu. Custodiscimi, miagioia Gesù!
La principale fonte dei conflitti odierni tra le sfere della religione e della scienza sta tutta in questa idea di un Dio personale. Nella lotta per il bene morale, i maestri della religione debbono avere la capacità di rinunciare alla dottrina d’un Dio personale, vale a dire rinunciare alla fonte della paura e della speranza, che nel passato ha garantito ai preti un potere così ampio.
Il Verbo di Dio: quattro parole messe in croce.
Cristo, come lievito divino, penetra sempre più profondamente nel presente della vita dell’umanità diffondendo l’opera della salvezza di Lui compiuta nel Mistero pasquale. Egli avvolge inoltre nel suo dominio salvifico anche tutto il passato del genere umano, cominciando dal primo Adamo.
Inizio a credere che Dio sia troppo complicato.
Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filatteri e allungano le frange; amano posti d’onore nei convitti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare ‘rabbì dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare ‘rabbì, perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno ‘padrè sulla terra, perché uno solo è il padre vostro, quello del cielo.