Nino Galluffo – Lavoro
Oggi cercare lavoro è come giocare a nascondino, tu lo cerchi e lui si nasconde.
Oggi cercare lavoro è come giocare a nascondino, tu lo cerchi e lui si nasconde.
– Non posso fare altrimenti – rispose Levin. – Tu fà uno sforzo e mettiti dal punto di vista di un campagnolo come me. Noi, in campagna, facciamo di avere le mani adatte a lavorare: perciò ci tagliamo le unghie e, a volte, anche ci rimbocchiamo le maniche. Qui invece si fanno crescere le unghie più lunghe che possono e si attaccano ai polsini dei bottoni che paiono piatti per non poter fare nulla con le mani.- Questo vuol dire che non si ha bisogno di fare lavori manuali. Si lavora col cervello…- Forse. Ma tuttavia mi sembra strano, come mi sembra strano che mentre noi campagnoli facciamo di tutto per abbreviare i nostri pasti e poter tornare subito al lavoro, qui tu ed io facciamo di tutto per allungare il pranzo e mangiar molti piatti senza saziarci. Perciò mangiamo le ostriche…- Già, naturalmente – replicò Stepan – ma questo è lo scopo della civiltà: far di ogni cosa un piacere.- Se questo è lo scopo della civiltà, preferisco restare un selvaggio.
Vuoi passare il resto della tua vita a vendere acqua zuccherata o vuoi una chance per poter cambiare il mondo?
Per i ricchi il lavoro è visto come fonte di profitto e realizzazione, per i poveri deve essere visto come obbligo, svago, impegno sociale, volontariato, ecc.
Oggi la parola “per sempre” significa “fin quando va tutto bene”.
Quando si manda un commesso in affari ad una regione distante, un uomo di rigidi principi morali non è la scelta migliore.
Non confondere movimento e progresso. Un cavallo a dondolo continua a muoversi ma non fa nessun progresso.