Nino Galluffo – Tristezza
E poi arriverà il giorno che odierai pure quel qualcuno che un tempo amavi più di te stesso.
E poi arriverà il giorno che odierai pure quel qualcuno che un tempo amavi più di te stesso.
Anche se mi sono fatta male e mi sono sentita delusa e ferita non ho mai smesso di usare il cuore in ogni cosa che faccio, che vivo e che dico. Posso mentire al mondo, dire che sono cambiata, che non credo più, ma non posso mentire a me stessa quando sento che il mio cuore ancora crede, ancora batte e ancora vuole provare a fidarsi di qualcuno.
È sentirsi impotenti di fronte alle ingiustizie il dolore più grande che ci accomuna, ci unisce, in un unica stessa sorte.
Codardo: ambisco a essere poesia, ma mi ritrovo consapevole filastrocca.
Un giorno è triste perché non solo è triste l’animo di chi lo vive, ma anche l’essenza di quel dato giorno lo è e niente potrà farlo virare al gioioso, allo spensierato, ma di grande consolazione e sostegno sono l’amore della famiglia, i sorrisi e l’affetto delle persone più care, più preziosi di ogni regalo.
Solo chi ha pianto molto può apprezzare la vita nelle sue bellezze, e ridere bene. Piangere è facile, ridere è difficile.
Un giorno riuscii a parlare alla luna e le dissi queste parole: “Luna l’uomo che amo, il mio amore, la mia vita mi fa soffrire”. La Luna rispose: “Perché non lo lasci? ” e la mia risposta fu: “Luna hai mai tentato di abbandonare il tuo cielo? ” la Luna tacque e capì tutto il mio dolore.