Nino Galluffo – Uomini & Donne
Lei lo guardò, lui la guardò, entrambi si guardarono dritto negli occhi senza parlare ma i loro occhi avevano già detto tutto.
Lei lo guardò, lui la guardò, entrambi si guardarono dritto negli occhi senza parlare ma i loro occhi avevano già detto tutto.
Una volta una ragazza mi disse: “Le donne sono così complicate, lasciale perdere!”Non accetterò mai un consiglio del genere. Non vedo il perché, non dovrei cercare di capire l’essere che mi ha tenuto in grembo per nove mesi.
Le donne nascondono i loro desideri, gli uomini non sanno scoprirli. Eppure basterebbe fare solo un piccolo passo per incontrarsi. Ciascuno verso il cuore dell’altro.
Falla ingelosire, spezzale il cuore, falla piangere, non cercarla, non guardarla, ma quando la vedrai con un altro taci!
L’uomo è come il vino: frizzante e col tempo migliora. La donna è come lo yogurt: acido e col tempo scade.
Ci domandiamo che cosa daremo alla luce. Cosa uscirà dal travaglio? Un prematuro? Due prematuri? Tre aborti? Non importa. Bisogna continuare. Bisogna partorire se stessi. Abbiamo un appuntamento con uno sconosciuto lontano, il pittore che è in noi. A quarant’anni il bebè è nato. Per alcuni è una grande sorpresa, è un gigante. Per altri è gradevole, è vivo. Per altri ancora è drammatico, è un nato morto è un piccolo cadavere che si ritrovano tra le mani e che rende vani tutti gli anni di fatica.
La vera istruzione deve in definitiva essere riservata agli uomini che insistono a voler sapere: il resto non è che pastorizia.