Nunzia Molinaro – Vita
Il passato ritorna sempre, quando meno te lo aspetti… sopratttto se è un passato recente.
Il passato ritorna sempre, quando meno te lo aspetti… sopratttto se è un passato recente.
La vita è un dono, e i doni sono fatti per essere dati agli altri, non per tenerseli stretti tra le mani. Quanto più facciamo della nostra esistenza un dono capace di migliorare quella degli altri, tanto più si riempie di senso… il nostro esistere.
Colui che non rispetta la vita, non la merita. L’uccisione di un animale verrà considerata alla stessa stregua dell’uccisione di un uomo.
Ho già avuto il meglio, ora voglio lo straordinario.
Scrivere può essere più facile che parlare, forse perché scrivendo nessuno può capire e giudicare le tue parole, e sei tu che decidi di farle leggere a chi sai che non ti ferirà.
La vita e la morte: conosco la vita e malgrado qualche avversità che mi riserva l’amo così com’è, non conosco la morte perciò non posso dire di amarla ne di odiarla e nemmeno quando arriverà potrò manifestare alcun sentimento a riguardo perché sarò già morto.
“Ecco le tue solite fantasie – disse Alberto – tu esageri tutto, e in questo caso hai per lo meno il torto di paragonare il suicidio di cui ora è questione, con delle grandi gesta, mentre esso non può esser considerato che come una debolezza, poiché certo è più facile morire che sopportare con fermezza una vita dolorosa”.Ero sul punto di interrompere il discorso, perché niente mi mette così fuori dei gangheri come vedere qualcuno armato di insignificanti luoghi comuni mentre io parlo con tutto il cuore. Pure mi contenni, perché molte volte ho sentito addurre quell’argomento e me ne sono indignato; risposi dunque alquanto vivamente: “Tu lo chiami una debolezza? Ti prego, non lasciarti ingannare dall’apparenza. Puoi chiamare debole un popolo che geme sotto il giogo di un tiranno se, infine, fremendo, spezza le sue catene? Un uomo che nel terrore di vedere la sua casa in preda alle fiamme sente le sue forze centuplicate, e solleva facilmente dei pesi che a mente calma potrebbe appena muovere? E uno che nel calore dell’offesa ne affronta sei, e li vince, tu lo chiami debole? E, mio caro, se lo sforzo costituisce la forza, perché lo sforzo supremo dovrebbe essere il contrario?”