Omega Ray – Sport
Preferisco pagare un uomo per “calciare” un pallone, piuttosto che pagarne un altro per “falciare” un uomo.
Preferisco pagare un uomo per “calciare” un pallone, piuttosto che pagarne un altro per “falciare” un uomo.
Certamente un grande atleta dotato d’innata tecnica. Peccato che l’unico pregio come “uomo” è quello d’esser nero.
Quotidianità contorta unita a scadenze che mi soffocano, leggi scritte ne dal buon senso, ne tanto meno da me, posso solo cercare la libertà nel mio io, ed entrare in quello che per me è il “tempio” e che per voi è una semplice palestra. Qui posso chiudere gli occhi e scandire il tempo coi battiti più veri che conosca, quelli del mio cuore, qui le mie leggi le decido io, come le tacitazioni e le costrizioni che con insensata follia m’impongo. Sono un uomo, certo, ma un uomo felice poiché ancora in grado di potere sognare, concedetemelo, e lasciatemi scegliere e vivere il mio destino. Forse arriverò troppo in là, e come la mitologia mi ricorda, come Icaro cadrò, ma cadrò felice, totalmente conscio di averlo fatto nel pieno della mia squilibrata razionalità.
Non è vero che non mi piace vincere: mi piace vincere rispettando le regole.
Se io sciolgo il mio cane, lui gioca meglio di Perdomo.
Io vado in campo per dare una mano alla squadra, non con l’intenzione di fare punti.
Chiedo perdono al calcio, ai tifosi, alla squadra… Dopo la partita (persa contro la Francia in finale contro l’Italia), sono entrato nello spogliatoio e disse: “Perdonatemi. Questo non cambia nulla. Ma chiedo scusa a tutti”. Ma a lui non posso. Mai, mai… Sarebbe come disonorarmi… Preferisco morire!