Omero – Personaggi famosi
In mezzo al fosco oceano dell’orgoglio è una città: la mia bisaccia.
In mezzo al fosco oceano dell’orgoglio è una città: la mia bisaccia.
Un attore perfettamente sano è un paradosso.
Dunque, dove eravamo rimasti? Potrei dire moltissime cose e ne dirò poche. Una me la consentirete: molta gente ha vissuto con me, ha sofferto con me questi terribili anni. Molta gente mi ha offerto quello che poteva, per esempio ha pregato per me, e io questo non lo dimenticherò mai. E questo “grazie” a questa cara, buona gente, dovete consentirmi di dirlo. L’ho detto, e un’altra cosa aggiungo: io sono qui, e lo so anche, per parlare per conto di quelli che parlare non possono, e sono molti, e sono troppi; sarò qui, resterò qui, anche per loro. Ed ora cominciamo, come facevamo esattamente una volta.
L’indifferenza è il peso morto della storia. È la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall’impresa eroica.
Risposte naturali. Non si possono fare domande a servitori senza averne in cambio risposte altrettanto servili.
Quando sento i suoi passi avvicinarsi alla mia stanza, mi stendo sul letto, chiudo gli occhi, apro le gambe e penso all’Inghilterra.
S’ha da resistere alla vecchiezza e da compensare i suoi difetti con le cure; s’ha da aver riguardo della salute, da far moderato esercizio, da usar tanto di cibo e di bevanda, che si ristorino le forze, non le si opprimano.