Orazio (Quinto Orazio Flacco) – Frasi Sagge
Fuggire il vizio è virtù e la saggezza comincia col tenersi lontani dalla follia.
Fuggire il vizio è virtù e la saggezza comincia col tenersi lontani dalla follia.
Senza esperienza nulla è certezza.
Non cercare di splendere come la giada, ma sii semplice come la pietra.
Essere sensibile è un po’ come essere un attento ascoltatore di musica, che riesce a “sentirsi” addosso ogni vibrazione prodotta da essa, a distinguere ogni singola nota, a carpire l’intonazione se calante o crescente, ad individuare tra i tanti strumenti, la melodia scandita di quello più dolce o più triste. Essere sensibile vuol dire percepire le variazioni di tono della voce quando l’umore varia, proprio come se la voce fosse una musica dalle infinite sfumature cromatiche. Essere sensibile vuol dire notare ogni minimo dettaglio, ogni minimo cambiamento se pur insignificante, ogni silenzio, ogni rumore, ogni parola non detta, ogni emozione trattenuta ed inespressa. Essere sensibile vuol dire immedesimarsi in ogni circostanza, in ogni sofferenza, anche in un gattino abbandonato e sporco che implora pietà ad ogni passante. Chi è sensibile soffre, di un dolore muto e soffocante, per le sofferenze del mondo. Chi è sensibile piange in silenzio senza lacrime, per ogni lacrima versata e dileguata. Chi è sensibile, sente la musica del mondo, e trae la forza da ogni vibrazione eterna e senza fine, che ogni corda tesa risuona nel suo cuore. È musica, la musica dell’anima!
Gli anziani non devono diventare il “popolo invisibile” che cercano i nostri occhi, il nostro sorriso, la nostra comprensione, ma noi passiamo oltre senza guardarli, senza sorridere, senza ascoltare, eppure avrebbero così tante cose da dirci.
Non bisogna confondere la dignità con l’orgoglio. Sono cose decisamente diverse, molto diverse. Prendiamo il caso di due persone che non si sentono più da molto tempo. L’orgoglio è la ragione dello stupido, di chi crede di non sbagliare mai, di essere nel giusto, di non dover farsi sentire ma farsi cercare. La dignità invece è la voce di un cuore che non vuol più farsi calpestare.
La felicità è una rosa in boccio che si prepara all’abbraccio. La felicità è un veliero che naviga nel pensiero prima di divenir vero.La felicità non è nel fiorir della rosa, e neppure nel realizzo della cosa, la felicità abita l’istante dell’attesa, quella che poi ti condurrà alla presa.La felicità è un istante prima della realtà.