Orazio Santagati – Libri
Se l’attualità è apparire più che sembrare, interpretare più che essere, avere senza fatica e volere senza costanza, allora non rimane che leggere un libro per capire la nostra differenza.
Se l’attualità è apparire più che sembrare, interpretare più che essere, avere senza fatica e volere senza costanza, allora non rimane che leggere un libro per capire la nostra differenza.
La fine di un libro è l’inizio di un vuoto dentro.
Ogni libro è una coperta di stelle sui vostri sogni.
Non riesco a saziarmi di libri. E sì che ne posseggo un numero probabilmente superiore al necessario; ma succede anche coi libri come con le altre cose: la fortuna nel cercarli è sprone a una maggiore avidità a possederne. Anzi coi libri si verifica un fatto singolarissimo: l’oro, l’argento, i gioielli, la ricca veste, il palazzo di marmo, il bel podere, i dipinti, il destriero dall’elegante bardatura e le altre cose del genere, recano con sè un godimento inerte e superficiale; i libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di famigliarità attiva e penetrante.
Leggere non è un dovere, né un amaro calice da bere fino in fondo con la speranza di chissà quali benefici. Leggere vuol dire crearsi un proprio piccolo tesoro personale di ricordi e di emozioni, un tesoro che non sarà uguale a quello di nessun altro e che tuttavia potremo mettere in comune con altri.
Il ragazzo comiciò a invidiare la libertà del vento, e avvertì che avrebbe potuto essere come il vento. Niente lo impediva, se non lui stesso.
Chi trova un buon libro trova un tesoro.