Orazio Santagati – Sorriso
Siamo fatti di poco tempo. Con qualche giorno strano, compresso in poche ore e dilatato in tanti minuti. Ma quelli che ricordiamo sempre sono i secondi che ci hanno fatto sorridere.
Siamo fatti di poco tempo. Con qualche giorno strano, compresso in poche ore e dilatato in tanti minuti. Ma quelli che ricordiamo sempre sono i secondi che ci hanno fatto sorridere.
Il sorriso viene dalle cose semplici. Dai ricordi, per esempio. Dal pane e marmellata della merenda da bambini. Dal gessetto che tracciava un percorso “saltellante” sull’asfalto, dai cartoni di Heidi, dalle filastrocche un po’ stonate. Dall’esserci salvati dalla punizione di andare dietro la lavagna, con la faccia rivolta verso il muro. Un sorriso macchiato di Nutella o della mamma che ci abbraccia per un bel voto. Dei cavalli a dondolo e della piscina di Barbie. Della Befana cui fingevamo di credere, sapendo benissimo che era la mamma a suonare il campanello. Il sorriso del pane e pomodoro fresco quando ti fermavi per un giorno intero sulla riva del male, della sabbia dentro al costume che prendeva vita propria e si muoveva. Il sorriso di te che disegnavi su fogli bianchi un mondo e avevi il coraggio e l’ardire, come tutti i bimbi, di dar vita a bambole e sogni. Il coraggio di alzarsi pimpanti dal letto alla domenica mattina. Il sorriso dei ricordi; Il sorriso nostalgico di alcuni profumi.
Ogni dolore si spegne se incappa in un sorriso.
Riso e pianto sono le espressioni che aprono alla nuova vita.
Un sorriso sincero, spontaneo è l’indumento più leggero che si possa indossare ed anche quello che riesce maggiormente a scaldare le giornate “fredde”.
Un sorriso… un piccolo gesto che ti riempie il cuore di infinita gioia e felicità.
E a volte dobbiamo regalarcelo un sorriso e non aspettare che siano gli altri a farlo.