Orazio Santagati – Stati d’Animo
La bellezza della notte sono le stelle se, decifriamo le linee che tracciano una qualche nostra unione. Segni per comporre, parole nuove nel cercare, ricordi freschi da sognare.
La bellezza della notte sono le stelle se, decifriamo le linee che tracciano una qualche nostra unione. Segni per comporre, parole nuove nel cercare, ricordi freschi da sognare.
La razionalità è una cella angusta, ma l’immaginazione è maestra di escapologia.
Hai affrontato le tempeste e ne sei uscito vivo. Hai voltato le spalle a chi definivi “Indispensabile”. Hai ricostruito battiti, cuore e mente per ridare una forma dignitosa alla tua anima. Hai affrontato la morte “Interiore” con una classe e una dignità che in pochi hanno. Sei rimasto in piedi e a testa alta anche di fronte a chi ti stava colpendo a morte. Cosa può oggi, farti così tanta paura da non vivere il presente? Forse solo la consapevolezza di cosa sia il dolore, il dolore vero. Quel dolore che ti spacca in mille pezzi, quei pezzi che hai cercato invano di raccogliere e rimettere assieme. Ma grazie a te, alla tua forza oggi quei pezzi sono di nuovo tutti al loro posto. Tu stai bene, sei in piedi, sei forte e soprattutto sei una persona viva. Per tanto a cosa sarebbe servito “Amarti tanto e ritrovarti” se poi decidi di tenere tutto questo per te per paura che si sgretoli di nuovo?
La mia fragilità si è affacciata alla consapevolezza quando ho compreso di essere una persona variabile. Per anni ho vissuto sentendomi unico, insostituibile e non fraintendibile. Eppure ho incontrato una moltitudine di soggetti in grado di idealizzare la mia figura al punto di stravolgerla completamente, reinventandola dalla radice; molti si sono sbagliati, così, ad ogni mia parola, potevo vedere un attacco diretto alla persona che loro vedevano in me.La mia fragilità più grande è proprio questa: essere inesistente per come sono per me agli occhi di chi mi circonda. Perché io vivo con ogni cellula delle mie membra, eppure sofferenze e gioie possono non arrivare agli occhi degli altri, così come le mie parole rischiano di mutare durante il tragitto.
Folle sei tu, che per cercare di salvarmi, stai firmando la mia rovina, la tua condanna.
Di alzarmi direi che mi sono alzata, è di svegliarmi che non mi riesce proprio.
Il pensiero è come luce, illumina e crea la realtà.