Oreste Del Buono – Società
Da noi c’è una grande tolleranza verso la satira perché è nella nostra tradizione una grande tolleranza verso i difetti nazionali.
Da noi c’è una grande tolleranza verso la satira perché è nella nostra tradizione una grande tolleranza verso i difetti nazionali.
Sono tutti contro tutti; si inseguono e scappano come in un autoscontro. La crisi è depressa, il caos è in panico, l’avidità ha la nausea ma continua a ingozzarsi, il dovere non vuole responsabilità, il dolore non sente l’anestesia a causa della dipendenza da agitazione, le malattie vogliono guarire ma c’è chi continua a voler essere un virus letale. Le lacrime soffrono silenziose dentro al cuore mentre la verità fa il solletico alla vita, con tante buone idee, ma qualcuno continua ad affogarla nelle sabbie mobili dell’egolatria.
Quando nasci, più che un maschio o una femmina, per il sistema nasce uno studente ignorante, un consumatore, un contribuente, un vecchio da mantenere e da seppellire.
L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari.
Chi ci salverà da questa gentaglia che ha la presunzione di cambiare il mondo succhiandoci il sangue come vampiri?
L’articolo 3 della Costituzione dice che siamo tutti uguali di fronte alla legge e allora perché dovrebbe esistere un trattamento speciale per il premier e per i ministri?
Il patriottismo è la convinzione che questo Paese è superiore a tutti gli altri per il semplice fatto che ci siete nato voi.