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Oriana Fallaci – Libri

Lo so, avresti voluto vedere la luce, ma sei condannato al buio.Lo so, avresti voluto parlare, ma nessuno sentirà mai i tuoi gorgheggi felici.Non imparerai mai a dire “mamma” perché nessuno te lo insegnerà.Non vivrai mai, perché ancora non eri nato che eri già morto.

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    Possa svegliarsi fra i tormenti! – gridò Heathcliff con una spaventosa veemenza, picchiando i piedi, ruggendo di dolore in un improvviso parossismo d’irresistibile passione. – Sì, sì, bugiarda fino alla fine! Dov’è dunque? Non là… non in cielo… scomparsa, dove? Ah, tu dicevi che non t’importava nulla delle mie sofferenze! Ed io faccio una preghiera, e la ripeterò fin che la mia lingua si secchi: Catherine Earnshaw, possa tu non trovar mai riposo fin ch’io vivo! Tu dici che io ti ho uccisa: tormentami, allora. Le vittime perseguitano i loro assassini, io credo. Io so di fantasmi che hanno errato sulla terra. Sta sempre con me… prendi qualunque forma… rendimi pazzo! Ma non lasciarmi in questo abisso, dove non ti posso trovare! Oh Dio, è impossibile! Non posso vivere senza la mia vita, non posso vivere senza la mia anima!

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    Richard era ligio ai suoi precetti morali, rispettava quei valori che valgono sol­tanto quando non c’è nessuno che cerca di farti fuori. Se lo avessi sposato, le sue possibilità di condurre una vita vaga­mente normale si sarebbero azzerate. Io vivevo, per così di­re, in una zona di guerra, e Richard meritava di meglio.Invece Jean-Claude viveva nel mio stesso mondo, non si faceva illusioni sulla gentilezza degli sconosciuti; se era per quello, Jean-Claude non si faceva illusioni proprio su nessuno. Se avesse saputo che un assassino mi dava la caccia non ne sarebbe rimasto minimamente sconvolto, anzi mi avrebbe semplicemente aiutata a escogitare una difesa. Cer­te notti, pensando a Jean-Claude, dicevo a me stessa che ci meritavamo l’un l’altra.