Ornella Casini – Destino
Un giorno qualcuno mi disse che… era destino.Un giorno qualcuno mi disse che… il destino non esisteva.Un giorno qualcuno mi disse che… dipendeva solo dal destino.Ma allora questo destino… c’è? Non c’è? O ce fa?
Un giorno qualcuno mi disse che… era destino.Un giorno qualcuno mi disse che… il destino non esisteva.Un giorno qualcuno mi disse che… dipendeva solo dal destino.Ma allora questo destino… c’è? Non c’è? O ce fa?
Ci sono cose che nemmeno gli angeli possono vedere o farci conoscere: fatti della nostra vita anche più grandi di loro, che rimangono oscuri. Inoltre abbiamo tutti uno spazio di manovra all’interno della nostra storia. Il destino ci fa percorrere una strada, ma non è detto che, durante il percorso, noi non possiamo allungare un po’ per viuzze secondarie e fare qualche tentativo di scegliere una strada panoramica.
L’uomo quando non trova risposte, da la colpa al destino o a Dio.
Nascere, crescere, combattere, vivere e sopravvivere… per non morire.
È la fortuna che conta, e nient’altro. Fortuna prima di nascere: lo sperma giusto che incontra l’ovulo giusto, i giusti genitori, il posto giusto.
La carne di cui sono fatto non conosca riposo, sollievo, estasi o tregua se la stessa che mi compone non combatta, con l’ultima delle cellule che la compone, a cambiare la più grande convenzione del genere umano: “il destino”.Non esiste il destino; esiste la molteplicità di “opere, fatti, parole, comportamenti” e l’essere nella sua infinita espressione concettuale convenzionale, bigotta e retrograda che “il destino” prende senso a cui noi attribuiamo le colpe o le fortune della nostra vita.Il destino è la conseguenza dell’essere umano che con il suo limite fatto di una materia, spesso, non alimentata, la stessa, che con altra materia nell’implosione esistenziale chiamata miseramente “destino”.
Ci sono cose che faranno comunque il loro corso; indipendentemente dalla tua scelta od alla tua posizione presa per affrontarle.