Ortensio Lando – Antichi aforismi
Che cosa è la vita dell’uomo senza letteratura?Ella è una morte, e una vera sepoltura dell’uomo.
Che cosa è la vita dell’uomo senza letteratura?Ella è una morte, e una vera sepoltura dell’uomo.
Onde avviene che dovendo morir il cigno più soavemente canti del consueto?Forse per l’insegnarci non esser la morte rea cosa, ma più tosto amabile e desiderabile, sendo ella cagione di farci andare dove eternamente staremo.
La necessità avvilisce, come la ricchezza insuperbisce, umilia l’uomo dabbene, fa un birbante del cattivo.
E se uno muore allo spedale, segno, che lo meritava.
Come chiameremo noi veramente le temporali ricchezze?Gravezze della mente, lacciuoli dei piedi, e spine che ci trafiggono il cuore.
Dacché, strillando, ebbero salvato il Campidoglio, le oche strillano a ogni menomo sentor di pericolo.
Dice o scrivere taluno le medesime cose che un altro: oppure questi di letta e…