Oscar Wilde – Cielo
Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle.
Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle.
A fare un cielo non ci vuole poi tanto, basta il cuore con gocce di anima per assaporare la felicità.
O padre dove sei, io non ti sogno ma ti sento in ogni goccia di cielo che cade nei miei occhi, mi specchio in te. Sento il tuo palpito sento la tua angoscia che è anche la mia per non averti potuto dire addio. Quando sei mancato il tuo volto era sorridente come una persona che dorme serenamente. O padre dammi la tua forza che viene dal tuo cielo, ricoperto di stelline dorate che fanno asciugare e rasserenare il mio viso ammalato della mancanza di te. So che mi dai la forza per andare avanti perché ogni attimo che mi rivolgo al cielo sento te che mi sei accanto per sempre.
Se non sei in grado di leggere il cielo, non volgere lo sguardo verso l’alto.
Un uomo non è del tutto se stesso quando parla in prima persona. Dategli una maschera, e vi dirà la verità.
L’arte è un simbolo poiché un simbolo è l’uomo.
Dalla finestra scorgo il cielo: oggi mi assomiglia, triste e cupo, abitato da nuvole grigie. Solo un lieve scorcio più chiaro fa sperare, con sollievo, ad un’apertura di serenità. Anche lui, sempre in movimento come la vita, ci illuminerà, ancora, di luce e calore di giorno e, stellato, brillerà di notte.