Oto Hisamu – Figli e bambini
Quel moccioso, ha fatto male a ciò che è mio!
Quel moccioso, ha fatto male a ciò che è mio!
Al mio ricordo, al tuo ricordo, al mio pensiero, al nostro interminabile battito di ciglia. La mia paura, il mio progetto, il tuo domani, scolpiti per sempre nella catena della mente. Tutto in un sogno, nel buio della lunga notte. Ora solo speranze, ora ancora domande, ora e sempre sete di risposte. Ed io ancora lì, attaccata a quel battito di ciglia, che ti guardo crescere, abbracciata a te, avvolta nella nostra nuvola d’amore. Non temere nulla angelo mio, la vedi quella luce? È verso quel punto che dobbiamo volare.
La stessa mano che accarezza un figlio è in grado di piantare un seme nella terra e con meno cura con cui far crescere il figlio, fa crescere i fiori e il verde che li fa vivere.
Una sveglia è uno strumento utile a chi non ha bambini piccoli.
Ogni giorno si può diventare padri o non esserlo mai pur avendo un figlio.
Siamo tutti figli della stessa mamma, l’amore.
Sarò sincera con te amore. Con questi piedini correrai via da me, inciamperai e certe volte cadrai. Ma non arrenderti mai amore mio, la tua forza d’animo sarà grande, il coraggio non ti mancherà e sono sicura che avrai anche un po’ di faccia tosta per guardare dritto negli occhi chi ti avrà fatto male, la vita è cosi amore. Ma in tutto questo tu avrai sempre l’appoggio della tua mamma, e anche la giusta spinta per affrontarla.