Ovidio (Publio Ovidio Nasone) – Ricordi
Chi avrebbe sentito parlare di Ettore se Troia fosse stata felice?
Chi avrebbe sentito parlare di Ettore se Troia fosse stata felice?
Davanti a quella tazzina di caffè, ancora adesso il ricordo del nostro incontro è nitido, dove le mani si cercavano, occhi dentro gli occhi, silenzi, brividi e mille emozioni a fior di pelle se solo ci si sfiorava, non potevamo fingere che un qualcosa tra noi non fosse nato e che volevamo ambedue. Da quel momento tutto è iniziato e ancora non ha fine.
Che diano o rifiutino, godono tuttavia d’esser richieste.
Si appartiene più a chi è assente di chi è presente, perché l’assenza ti incorpora nella sua nostalgia.
Il solo fascino del passato è il fatto che è passato.
Forte è il ricordo, amaro il silenzio, impetuosa l’indifferenza, meschina la compassione, rivoluzionaria l’azione del fare.
Le fotografie sono gocce rubate al fiume del tempo e conservate nella preziosa ampolla del cuore.