Pablo Neruda – Poesia
Pendio, origine del pianeta, le tue palpebre spalancano il crepuscolo della terra assaltando l’azzurro delle stelle.
Pendio, origine del pianeta, le tue palpebre spalancano il crepuscolo della terra assaltando l’azzurro delle stelle.
Mi piaceva pensare che i problemi dell’umanità potessero essere risolti un giorno da una congiura di poeti: un piccolo gruppo si prepara a prendere le sorti del mondo perché solo dei poeti ormai, solo della gente che lascia il cuore volare, che lascia libera la propria fantasia senza la pesantezza del quotidiano, è capace di pensare diversamente. Ed è questo di cui avremmo bisogno oggi: pensare diversamente.
Poesia non è selezionare e scrivere parole. È invece amarle, soffrirle, viverle. È dare voce ai propri sogni. Poesia è far tacere la mente e far parlare il cuore. Per arrivare al cuore di chi legge.
Poesia della vita non è il trovare qualcosa di armonicamente bello, ma armonioso nella sua deformità.
È l’antica amicizia, la gioia di essere cane e di essere uomo, tramutata in un solo animale che cammina muovendo sei zampe ed una coda intrisa di rugiada.
Quanti sogni e quante fantasie prendono vita nei piccoli grandi cuori dei poeti ogni volta che un’emozione li investe nel transitar del giorno!
L’essere o sentirsi poeta è anche piangere la tristezza dietro il sorriso della penna.