Paola Marcato – Morte
Vorrei poter vedere il giorno in cui mi faranno l’autopsia quanto son “bella dentro”.
Vorrei poter vedere il giorno in cui mi faranno l’autopsia quanto son “bella dentro”.
Le notti più buie sono quelle che passi in compagnia dei tuoi pensieri.
A te, che davanti intravedi solo un camminoLungo e doloroso da percorrere,Che senti l’anima vuota per quella ferita latentee nella tua mente si aggirano mille perché?A te, che trascorri le notti insonniConsumate dalle lacrime, invase da quei ricordi che ti univano aQuella persona cara e che non riesci più a mandare via.A te, che sei convinto che tutto sia finito,Che non ci sia speranza alcuna:”Asciuga il tuo pianto e Rallegrati come un bambino!”Perché solo quando avrai accettato la loro partenzaconoscerai la gioia del loro ritorno,e con loro intraprenderai un nuovo viaggioAvvolto dall’amore e la serenitàPer tutta l’eternità; pertantoAsciuga il tuo pianto e Rallegrati come un bambino!
Uccidi un uomo e sei un assassino. Uccidine milioni e sei un conquistatore. Uccidili tutti e sei Dio.
Ciò che mi terrorizza di più non è la morte in sé, ma il buio e l’aria viziata della bara. Una finestra vista mare o un tetto apribile solare potrebbe renderla meno soffocante e più luminosa.
Non è la morte che fa paura, ma è la vita con le sue fiabe e i suoi dolori che ci usura.
La morte? E che cos’è di fronte alla vita?La morte è scontata… la vita no.