Paola Melone – Anima
Mai assecondare troppo la propria solitudine: si finisce con l’amare il proprio carnefice.
Mai assecondare troppo la propria solitudine: si finisce con l’amare il proprio carnefice.
Fammi solcare le tue membra, scavarle e visitarle come fossero labirinti di tempera, fammi disegnare i tuoi occhi nel bel mezzo del cammino, scovarne le sfumature di emozione. Fammi riposare nel mio viaggio dipinto e cullare dal battito di cuore, un acquerello di tempo.
Il silenzio è la voce urlata dell’Anima.
La sensualità è un morbo contagioso ed inconsapevole di trasmettere la propria anima e di contagiare naturalmente chi la sta a guardare.
Anche se l’istinto me lo diceva, io non volevo credergli. Ora sono qui, a dirmi “se solo avessi ascoltato”.
La mia anima visse come diecimila!
Credo nell’amore e nella malinconia di un cuore, nella gentilezza dei fiori, nella speranza della…