Paola Melone – Anima
Un figlio non ti appartiene, ma fa parte di te ed è l’unica persona alla quale porgi con le mani il cuore, prima ancora di averlo visto e senza mai pretenderne la restituzione.
Un figlio non ti appartiene, ma fa parte di te ed è l’unica persona alla quale porgi con le mani il cuore, prima ancora di averlo visto e senza mai pretenderne la restituzione.
Come fragile foglia sbattuta dal vento, così la mia anima continua a vagare nelle raffiche…
Da un cuore all’altro si entra in punta di piedi, senza far rumore. Ci sono…
Anche stasera la Luna e il Mar mi raccontano di te… Maliconica luna specchiata tra gli astri di un cielo cupo. Increspato Mare che ascolta il mio animo triste. Malinconici come il mio cuore, solo, preso dai ricordi dolci di un’amicizia suadente, ricordi celati da una facciata che non è la mia. I miei pernsieri, all’imbrunire, si fanno più intensi. Come all’imbrunire si faceva più intensa la mia voglia di incontrare il tuo sguardo… fosse anche per un’ultima vola. E un’ultima volta è stata. Ci saranno altre occasioni ma mai sarà come l’ultima volta. Come l’ultima carezza, come l’ultimo bacio sulla fronte. La fronte tua che tanti pensieri mi ha racconato e che qualcosa mi ha celato per la paura di essere rapita. Orbene tu mi rapisti molto di più. Mi rapisti una parte della mia anima e con te la terrai per sempre.
Una maledizione è quando un dolce ricordo, si trasforma in incubo trafiggendo l’anima.
Ci sono individui fatti così, che non riescono a riparare i danni inflitti dal destino…
Una volta egli le disse: “Tu sei come me, sei diversa dalla maggior parte delle altre persone. Tu sei Kamala, e nient’altro, e in te c’è silenzio, un riparo dove puoi rifugiarti in ogni momento e rimanervi a tuo agio; anche a me succede così. Ma poche persone posseggono questa dote, sebbene tutti potrebbero averla.”(Tratto da “Siddharta”)