Paola Melone – Ateismo
Felice è chi non perde lo sguardo verso orizzonti infiniti e sconosciuti, ma chi riesce a vedere la luce nella propria ombra.
Felice è chi non perde lo sguardo verso orizzonti infiniti e sconosciuti, ma chi riesce a vedere la luce nella propria ombra.
I credenti non vogliono mettersi in testa che i figli devono essere lasciati liberi, solo senza subire influenze potranno scegliere consapevolmente la propria religione, invece fin da piccoli vengono condizionati, con la conseguenza che spesso un cristiano diventa tale solo perché nasce per puro caso in una famiglia cristiana.
Se esistesse un Dio giusto, l’uomo non avrebbe nemmeno bisogno di sperare in un miracolo, perché un Dio giusto non avrebbe permesso all’umanità di soffrire.
Dio è la più grande collisione del sentimento con la crudezza del nulla.
La felicità non è saper coltivare, ma saper cogliere.
Non c’è in fondo che una definizione valida: l’ateo è un credente divenuto adulto.
L’odio che dovrebbe essere ai nostri tempi una fiammella morente, dato l’eccesso di zelo dettato…