Paola Melone – Ateismo
Uccide più intelletti la mediocrità che la follia.
Uccide più intelletti la mediocrità che la follia.
Ci sono persone che si attraversano come l’aria e non lasciano una minima traccia; e poi ci sono persone che si insinuano, si infiltrano in ogni singola cellula, ne avverti la presenza anche a distanza ed il solo attraversarle produce una sensazione di benessere dell’anima.
I credenti non vogliono mettersi in testa che i figli devono essere lasciati liberi, solo…
Spesso la gente, priva di argomentazioni valide, usa l’offesa brandendola come un pugnale da affondare…
Chi cerca la felicità nel virtuale, non trova che fumo ed alienazione dei sensi. La felicità si deve toccare, ascoltare, odorare, gustare e vedere, per essere vera, non può mai essere un surrogato, perché il surrogato non soddisfa, non riempie, crea soltanto illusioni.
Che cosa è un punto? Il punto? Si mette in una frase per fare una domanda. Noi uomini durante la nostra esistenza terrena ci poniamo molte domande. Cosa ci facciamo qui? A che cosa serve la nostra esistenza? Gli atei non si pongono la questione dell’al di là, mentre i credenti si pongono la questione dell’al di là. Noi esseri umani passiamo tutto il tempo della nostra vita ad essere attaccati alle cose terrene e a litigare per cose futili, quando tanto in questa vita siamo tutti di passaggio e dovremmo cercarla di viverla nei migliori dei modi.
Uccide più intelletti la mediocrità che la follia.