Paola Melone – Filosofia
La normalità è il rifugio dei mediocri.
La normalità è il rifugio dei mediocri.
Prima di raggiungere la conclusione nulla è sicuro.
Il tempo che ti appartiene è solo l’istante che vivi in quell’istante.
Ogni realtà esistente esiste in quanto vi è una volontà indomabile, coraggiosa e ardentemente consapevole in grado di farla esistere. Questa volontà siamo noi.
L’attenzione conduce all’immortalità, la disattenzione alla morte; gli attenti non muoiono mai, i disattenti sono come morti.
Una verità diventa enorme e vasta tanto più ci si avvicina ad essa.
Come non esiste tema senza variazione o viceversa, non esiste continuità senza discontinuità, costante senza mutamento, essere senza divenire. Tuttavia l’equilibrio di questi due poli è così precario che prima o poi giungono inevitabili un cosiddetto “punto di rottura/catastrofe” e una conseguente “rottura di simmetria”. Al che irrompono pure opinioni soggettivissime e giudizi personalissimi sul valore d’attribuire a tali eventi.
Prima di raggiungere la conclusione nulla è sicuro.
Il tempo che ti appartiene è solo l’istante che vivi in quell’istante.
Ogni realtà esistente esiste in quanto vi è una volontà indomabile, coraggiosa e ardentemente consapevole in grado di farla esistere. Questa volontà siamo noi.
L’attenzione conduce all’immortalità, la disattenzione alla morte; gli attenti non muoiono mai, i disattenti sono come morti.
Una verità diventa enorme e vasta tanto più ci si avvicina ad essa.
Come non esiste tema senza variazione o viceversa, non esiste continuità senza discontinuità, costante senza mutamento, essere senza divenire. Tuttavia l’equilibrio di questi due poli è così precario che prima o poi giungono inevitabili un cosiddetto “punto di rottura/catastrofe” e una conseguente “rottura di simmetria”. Al che irrompono pure opinioni soggettivissime e giudizi personalissimi sul valore d’attribuire a tali eventi.
Prima di raggiungere la conclusione nulla è sicuro.
Il tempo che ti appartiene è solo l’istante che vivi in quell’istante.
Ogni realtà esistente esiste in quanto vi è una volontà indomabile, coraggiosa e ardentemente consapevole in grado di farla esistere. Questa volontà siamo noi.
L’attenzione conduce all’immortalità, la disattenzione alla morte; gli attenti non muoiono mai, i disattenti sono come morti.
Una verità diventa enorme e vasta tanto più ci si avvicina ad essa.
Come non esiste tema senza variazione o viceversa, non esiste continuità senza discontinuità, costante senza mutamento, essere senza divenire. Tuttavia l’equilibrio di questi due poli è così precario che prima o poi giungono inevitabili un cosiddetto “punto di rottura/catastrofe” e una conseguente “rottura di simmetria”. Al che irrompono pure opinioni soggettivissime e giudizi personalissimi sul valore d’attribuire a tali eventi.