Paola Melone – Filosofia
Prima o poi la menzogna è costretta ad abbassare gli occhi, di fronte lo sguardo della verità.
Prima o poi la menzogna è costretta ad abbassare gli occhi, di fronte lo sguardo della verità.
L’errore delle proprie decisioni è meno pesante che l’eventuale per suggerimento altrui.
Molte persone se non hanno un fine, non cercano il mezzo; senza riuscire a capire che a volte, il mezzo è proprio il fine da raggiungere.
E ti accorgi che i colori sono fatti per essere visti soprattutto al buio, quando più ne hai bisogno. E poi ci fu un lungo silenzio: “Vedi cosa c’è oltre il buio delle nostre incomprensioni?” Prendi un pennarello e cancella il silenzio.
Alfine, dunque andai dagli artefici, ché qui ero sicuro di non conoscere che poco o niente, e d’altra parte sapevo che avrei trovata gente fornita di molte belle cognizioni. E in questo non m’ingannai, ché in realtà essi sapevano cose ch’io non sapevo, e per questo riguardo eran più sapienti di me. Ma, o cittadini ateniesi, mi sembrò che il medesimo difetto dei poeti lo avessero anche i buoni artefici: pel fatto stesso che disimpegnava bene la propria arte, ciascuno presumeva d’esser sapientissimo anche nelle altre cose maggiori, e questo errore offuscava quella loro sapienza. Cosicché io, tenendo presente l’oracolo, domandavo a me stesso se preferissi rimanere così com’ero, non sapiente della loro sapienza, né ignorante della loro ignoranza, oppure aver, come han loro, tutt’e due insieme questi requisiti. Risposi allora, a me stesso e all’oracolo che mi giovava rimanere com’ero:.
Quando cadi, rimani a terra con l’unica persona sulla quale puoi veramente contare: te stesso.
Chi vive scopre la differenza con la morte, morendo. Chi muore scopre la differenza con la vita, vivendo.