Paola Melone – Morte
Farsi gioco della morte è celebrare la vita.
Farsi gioco della morte è celebrare la vita.
Il genio è un funambolo che cammina sul filo della follia.
La sofferenza, vivere la sofferenzaricordi mai spenti, ricordi sempre vivi.Assistere impotenti al lento declino,il corpo assente, occhi lucidi e serenil’amore dei propri cari, l’attesa, la speranza.Un segno. Lo sguardo nel vuoto,mani che si stringono in preghiera,nessun segno, l’anima si liberail corpo inerme, le labbra sorridenteun piccolo alito di vento, un po gelidoannuncia l’imponderabile.La vita ha concluso il suo cammino:Nulla ha potuto la potenza dell’amore.I ricordi che portiamo dentrorivivranno per sempre nell’animacon gioia nei momenti di solitudine.
La vera morte sta nel non essere più compresi.
La miglior pubblicità è totalmente gratuita, ma ci costa una vita.
Tra me e me dicevo che anche la morte del corpo a giudicare da quello che avevo visto, era in sé una punizione sufficiente, assolveva tutto.
Chi prende la spada, morirà di spada. Ma chi l’abbandona morirà sulla croce.