Paolo Bonolis – Televisione
Ormai c’è più film nelle pubblicità che pubblicità nei film.
Ormai c’è più film nelle pubblicità che pubblicità nei film.
Passiamo da una fine del mondo all’altra, e dopo quella dei cosiddetti maya, un’altra notizia impazza sul pianeta terra, “la profezia del papa nero” senza renderci conto… che il mondo intorno a noi è finito, in quale apocalisse crediamo, o crediamo di dover credere, se affacciandoci alla finestra, e guardando un semplice tg, l’apocalisse la si vive ogni giorno.
È assolutamente evidente che l’arte del cinema si ispira alla vita mentre la vita si ispira alla tv.
Alla fine si sa come comincia e si sa come finisce, se non fai quel finale la gente rimane scontenta. Questo è il trucco perché è un caso comune: la moglie scontenta, il marito che esce, lavora, ha gli amici, ha più distrazioni e la moglie deve stare sempre in casa, per cui che barba che noia è la morale che, nonostante tutto, la vita di coppia è anche questo.
I comici in tv che ricevono compensi da capogiro per lamentarsi della crisi, fanno proprio ridere.
I giornali e telegiornali usano una misdirection, un illusione, ti distraggono con notizie inutili per oscurarti da la verità.
Una televisone spenta, è un serpente a sonagli, che non nuoce più.