Paolo Borsellino – Politica
Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio, o si fanno la guerra o si mettono d’accordo.
Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio, o si fanno la guerra o si mettono d’accordo.
Oggi il linguaggio politico italiano si è molto complicato, tecnicizzato, intellettualizzato, e credo che tenda a saldarsi in un arco che comprende cattolici e marxisti più a non dire che a dire il linguaggio “obiettivo” del telegiornale, quando riassume i discorsi dei leaders politici: tutti ridotti a minime variazioni della stessa combinazione di termini anodini, incolori e insapori. Insomma, il vocabolo semanticamente più povero viene sempre preferito a quello semanticamente più pregnante.
Fra i due litiganti il terzo perde. Nell’eterno scontro politico fra destra e sinistra il vincitore è incerto, è certo invece il perdente, la parte migliore del paese.
Il parlamento dovrebbe sciogliere questo paese ed eleggerne un altro.
Chi applica regole che vanno contro il buonsenso e l’interesse comune è complice di chi quelle regole le ha create.
Il voto ci serve soltanto a scegliere se vogliamo cadere dalla padella nella brace o viceversa.
Voci bene informate fanno trapelare una notizia degna di attenzione. I servizi segreti su incarico dei partiti hanno già identificato una serie di personaggi legati a camorra, ndrangheta e mafia ai quali potere addebitare tutti i recenti decessi ed i tanti altri guai dei poveri cristi targati italia. La magistratura sta già indagando. È stato aperto un fascicolo d’indagine contro una organizzazione malavitosa denominata “crisi”