Paolo Giacalone – Società
Le diversità sociali a volte si superano, quelle intellettuali quasi mai.
Le diversità sociali a volte si superano, quelle intellettuali quasi mai.
La civiltà non raggiungerà la perfezione finché l’ultima pietra dell’ultima chiesa non sarà caduta sull’ultimo prete.
Oggi per sopravvivere in questa società bisogno prenotare un posto all’inferno, purtroppo.
L’Inghilterra è un impero, la Germania una nazione, una razza, la Francia una persona.
In molte religioni, e anche nel folclore dei popoli europei, troviamo la credenza che al momento della morte l’uomo ricordi il suo passato nei più minuti particolari e che non possa morire prima di aver ritrovato e rivissuto la storia di tutta la sua esistenza. Come su uno schermo interiore, il moribondo rivede ancora una volta il passato. Considerata da questo punto di vista, la passione storiografica della cultura moderna sarebbe un segno annunciatore della sua morte imminente. Prima di scomparire, la civiltà occidentale si ricorda per l’ultima volta di tutto il suo passato, dalla protostoria fino alle guerre mondiali. La coscienza storiografica dell’Europa – che alcuni considerano come il suo più alto titolo di gloria – sarebbe in realtà l’istante supremo che precede e annuncia la morte.
Finché un popolo non è contrassegnato dalla conoscenza e dal rispetto minuzioso della legge non è un popolo ma solo una moltitudine.
Il tirare a campare di molti provoca lo spingere a morire di troppi.