Paolo Libert – Stati d’Animo
Lasciandomi ho ritrovato me stesso.
Lasciandomi ho ritrovato me stesso.
Solo quando tocco il fondo inizio a reagire, in quei momenti, inizio a bere dal calice del dolore, quella rabbia che l’animo fa vibrare, essa si trasforma in forza per rialzarsi, ancora una volta, come una fenice che muore bruciata dalle sue stesse fiamme e risorge dalle proprie ceneri, l’anima trova la forza di risorgere proprio grazie alla sofferenza che l’ha abbattuta, tornando a volare più in alto di prima, abbandonando timori e fantasmi che l’hanno trascinata al suolo.
Lascia che i miei pensieri volino liberi senza paure, senza remore. Tu aspettali… stanno arrivando da te.
Quel che aveva capito, con certezza assoluta, era che vivere senza di lui sarebbe stato, per sempre, la sua occupazione fondamentale, e che da quel momento le cose avrebbero avuto ogni volta un’ombra, per lei, un’ombra in più, perfino nel buio, e forse soprattutto nel buio.
Ho sempre avuto una vita ad alto regime. Ora che non sei più con me, non ho più niente.
Ovunque sono. Sono quel che sono. Eppure sono.
A volte odio stare in compagnia, non perché sono un solitario, ma perché spesso la gente unita, tira fuori il peggio di sé.