Paolo Libert – Stati d’Animo
Lasciandomi ho ritrovato me stesso.
Lasciandomi ho ritrovato me stesso.
La sensibilità vive nel cuore di chi cerca le cose semplici e, scoprendole, le accoglie quale ricchezza.
Ho provato ad essere ed ad avermi. Monotòno, monosillabica. Un soliloquio imbastito con la me più profonda, a fondo, sprofondata. Dislessica emozionale, con i “ti odio” scritti al posto dei “ti amo”, lettere grandi e piccole, con il disagio e l’imbarazzo di parlarne. Corretta solo in letti di fortuna, ansimata, asmatica. Diaframmatica. Non so confessarmi. Non so assolvermi. Eucarestia che si fa carne e non parola.
Le persone come me avranno sempre qualcosa che non va per coloro che non le comprendono, troppo buone, troppo romantiche, troppo diffidenti, troppo complicate, troppo difficili, troppo schiette, troppo diverse. Le persone come me non sono per tutti!
Non sbaglio quando credo in qualcosa, quando per me amare ed esserci è fondamentale. Non sbaglio quando sono me stessa anche negli errori. Non sbaglio quando sento le cose, quando so già la fine e capisco già dietro i silenzi cosa si cela. Io non sbaglio ad essere tra quelle persone che da se sente che è giusto dare, che piange se poi sbaglia e da alla persona sbagliata e toglie a chi non merita più niente.
La fantasia è il mezzo di teletrasporto più bello e veloce per viaggiare dove voglio, con chi voglio e quando voglio, senza tanti problemi!
Chi ama meno è meno fragile, tutti dicono così.