Paolo Mantegazza – Arte
Le arti tutte, ma più specialmente la musica e la poesia, possono stimarsi due lampi balenati da un medesimo sguardo di Dio.
Le arti tutte, ma più specialmente la musica e la poesia, possono stimarsi due lampi balenati da un medesimo sguardo di Dio.
L’arte espressa nelle sue molteplici forme, dalla pittura alla poesia, non deve colmare solo l’ego…
L’arte non può morire, perché è l’estratto della fantasia, anche essa eterna.
L’arte è il ricamo dei pennelli sul telaio dell’anima.
L’artista senza la sua musa non può essere definito tale. È come un fiore che viene cresciuto in un prato e poi messo in una cupola sotto vetro: manca aria, manca il respiro a quel fiore, così l’artista. La musa è l’aria che lo fa respirare, l’acqua che lo disseta, il fuoco che alimenta la sua passione e la terra che lo fa rimanere ben saldo in piedi. La musa è lo spirito da cui nascono tutte le opere. Senza la musa l’artista non vale niente, è solo polvere e vuoto. Il vuoto che lascia la musa, non può che essere colmato solo dalla musa.
Chi può negare che molto di ciò che oggi è spacciato per scienza e arte distrugge l’anima anziché innalzarla, e invece di evocare il meglio insito in noi, fa da mezzana alle nostre più basse passioni?
L’arte è semplicemente la rappresentazione di noi stessi.