Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla) – Religione
Essere in meditazione vuol dire vivere una vita da ribelle, avventurosa e coraggiosa.L’altro modo di vivere è fingere di vivere – è la via dell’ego.La società ti rispetta soltanto se sei una pecora…
Essere in meditazione vuol dire vivere una vita da ribelle, avventurosa e coraggiosa.L’altro modo di vivere è fingere di vivere – è la via dell’ego.La società ti rispetta soltanto se sei una pecora…
Vi diranno che non siete abbastanza. Non fatevi ingannare, siete molto meglio di quello che vi vogliono far credere.
Non esiste luogo a noi conosciuto che non sia la casa di Dio, perché la casa di Dio è l’universo.
Per spiegare la morte di Dio e del suo regno c’è la scienza, la matematica, ma anche, se si vuole, una poesia amara e lontana, la poesia del non ritorno: vuole a tutti costi, a costo della vita di tutti i mondi, vuole vestirsi dei morti il Figlio delle sfere celesti, la mensa è la sua perdizione, non la salvezza, è la malattia, non la cura, è il problema, non la soluzione. E tuttavia qui non può essere altrimenti, la realtà ha sempre avuto denti. Splendenti di grazie ed eternità rapite e assassinate, cadono gli angeli come meteore infuocate divorandosi a vicenda; improvvisamente bruciato l’universo fino all’ultima candela.
C’è sempre bisogno di spazio per allargare la nostra mente, quando cominci il lungo viaggio per scoprire le meraviglie create da Dio, cerchi sempre di uscire fuori dai confini e di pensare all’universo, cercando di capire dove finisce, e ti accorgi che non riesci mai a trovare l’orizzonte, rimanendo talmente affascinato da incominciare a pensare, che la meraviglia più grande creata da Dio si trova dentro la nostra testa, perché è riuscita a immaginare questo viaggio!
L’uomo non è che un episodio, un momento nel destino universale.
La religione è il rafforzamento della coesione di gruppo, è il rafforzamento dell’incoerenza.