Papa Pio XII (Eugenio Pacelli) – Guerra & Pace
Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra.
Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra.
Che strano vivere lo scoppio di questo conflitto mondiale in prima persona che un giorno finirà sui libri di storia. Beh almeno su questo non dovrò studiare e potrò raccontarlo ai miei futuri figli.
In guerra chi ama muore.
Le guerre abbrutiscono gli animi e lasciano segni indelebili nel petto di chi le vive e fanno agognare la pace che prima non si considerava.
Dire e insegnare che la guerra è un inferno e basta è una dannosa menzogna. Per quanto suoni atroce, è necessario ricordarsi che la guerra è un inferno: ma bello. Da sempre gli uomini ci si buttano come falene attratte dalla luce mortale del fuoco. Non c’è paura, o orrore di sé, che sia riuscito a tenerli lontani dalle fiamme: perché in esse sempre hanno trovato l’unico riscatto possibile dalla penombra della vita. Per questo, oggi, il compito di un vero pacifismo dovrebbe essere non tanto demonizzare all’eccesso la guerra, quanto capire che solo quando saremo capaci di un’altra bellezza potremo fare a meno di quella che la guerra da sempre ci offre. Costruire un’altra bellezza è forse l’unica strada verso una pace vera.
Un prigioniero di guerra è un uomo che cerca di ucciderti, non ci riesce, dopo di che ti chiede di non ucciderlo.
A dichiare la guerra sono i potenti a combatterla i comuni mortali.