Pasquale Cacchio – Tempi Moderni
Ciò che avveniva in milioni di anni, lo si fa avvenire in un mesetto nei nostri laboratori.
Ciò che avveniva in milioni di anni, lo si fa avvenire in un mesetto nei nostri laboratori.
Al giorno d’oggi la tecnologia fa paura, perché sostituisce i chip al cuore, ma purtroppo è molto più apprezzata della magia di un tempo.
Se la letteratura del passato ha creato molte sovrastrutture, si spera che quella del futuro finalmente le abbatta.
Siamo circondati da uomini che si credono “superman” e da donne “barbie”. Tempi duri per chi ama la semplicità.
Sarà che il tempo è sempre affamato e per questo divora i giorni, i mesi, gli anni… sarà che se l’uomo vuole salvare qualcosa, che so, un ricordo, dalla voracità del tempo lo deve mettere in frigorifero e per questo c’è un senso di gelo ogni volta che tocchi li passato…
…Tutti costoro adoperano soltanto gli occhi per vedere ciò che è essenziale, e l’occhio è l’organo più impreciso, più incoerente e più condizionato dai pregiudizi di tutto il nostro corpo. Guardano, ma in realtà non vedono. Forse avvero tutte le cose che vedono sono essenziali, ma l’essenziale è molto, molto di più ed è invisibile all’occhio. Se non siamo attenti, finiremo per fare ciò che dice Maslov: “Se l’unico utensile di cui disponete è un martello, tenderete a trattare ogni cosa come se fosse un chiodo”
Sempre alta la “mortalità scolastica”, ormai studiata con la curva d’arrendimento.