Pasquale Maisto – Stati d’Animo
Il sole bussò alla porta dell’infinito e il giorno discinto, posata la veste, indossò la notte.
Il sole bussò alla porta dell’infinito e il giorno discinto, posata la veste, indossò la notte.
Se potessi tornare a ieri lo farei, ma nulla che è’ stato potrà mai essere ed io continuo la mia vita trascinando il cuore dentro i ricordi.
Per odiare devi aver prima provato qualcosa di estremamente forte e profondo e investito quasi tutto, compresa la fiducia in qualcosa di veramente grande come l’amicizia o l’amore. E poi essere calpestato o ferito. Solo dopo odierai. E probabilmente lo farai con la stessa passione con cui avevi un tempo “amato”.
Si parla tanto, si pensa poco, si sogna sempre.
Nel mio cuore c’è sempre un po’ di tristezza, a volte traspare più degli altri giorni, a volte la nascondo in un sorriso. Solo chi mi ama la vede anche nei miei occhi, e la stringe nel suo cuore.
Volevo diventare una principessa, ma son rimasta Cenerentola. Ho perso mille volte le scarpette e nessun principe è venuto mai a cercarmi. Nulla è andato secondo i miei piani, ma anche a piedi nudi ho continuato a percorrere i sentieri della mia vita; un po’ in ginocchio e un po’ volando, ma sempre e comunque apprezzando il dono di vivere.
Dicono che chi ha gli occhi chiari vede meglio la luce del mondo, allora perché io non ci riesco?