Pasquale Pirone – Stati d’Animo
La solitudine non è essere soli ma sentirsi soli.
La solitudine non è essere soli ma sentirsi soli.
Quando i pensieri diventano più potenti dei sogni. Non ci resta che rimanere con gli occhi spalancati fino a quando l’utopia non prenda il sopravvento e ti faccia navigare fra le stelle e nuotare con gli uccelli.
Lo spavento è innato alla luce della dolcezza, mai nessuna abitudine è abituata a tal dolcezza, quando correndo via già da dentro, si resta per la forza di gravità e non per forza di volontà.
Voglio ammettere i miei errori e chiedere perdono, solo allora sento di essere in pace con me stesso e con gli altri.
Ci perdiamo e ci ritroviamo.Giorni in cui sentiamo di poterci perdere in un bicchiere d’acquagiorni in cui neanche l’acqua più profonda ci spaventa.Ci ritroviamo ma poi nuovamente ci perdiamo.Seguiamo quel percorso tratteggiato sulla pelle che ci fa vivere da incoerentivolutamente scollegati da ciò che è per poter inseguire quello che non c’è.
Ti hanno tirato e ti tireranno i “sassi”, e stai pur certo che lo faranno quando sei voltato di spalle; cammina sempre all’indietro come i gamberi e guarda diritto negli occhi chi ha nascosto la mano e i sassi.
Sorridere spensierata, giocare in un prato fiorito con colori d’arcobaleno, sorridere e mai più piangere, ma non sorrido, non gioco, e non mi sento più bambina dentro, cosa c’è che non va? Credevo di vivere per sempre la bambina in me, Ho forse smesso di sognare? O forse ho perso la voglia di credere? Non so, vorrei, vorrei solo ritrovare quel sorriso che per caso si è perso, e per un attimo sorridere proprio come quando ero bambina in un prato colorato adesso buio!