Pasqualino Clemente – Religione
La chiesa deve far breccia nel cuore del mondo, e non il mondo nel cuore della chiesa. Il mondo deve adattarsi e ubbidire al vangelo, e non il vangelo al mondo.
La chiesa deve far breccia nel cuore del mondo, e non il mondo nel cuore della chiesa. Il mondo deve adattarsi e ubbidire al vangelo, e non il vangelo al mondo.
Io non sono più cattolico e non voglio tornare ad esserlo perché il Vaticano non mi piace affatto! La sua clamorosa ostentazione, ostentata opulenza ed arroganza borghese vanno totalmente contro gli insegnamenti di Gesù, quindi sono una prova visibile e palpabile della sua povertà spirituale. Riconosco in Gesù un esempio da seguire, e se Lui fu il Re dei re, almeno per me Karol Józef Wojtyla fu il Papa dei papi e punto.
Per l’uomo veramente religioso niente è peccato.
Non sono portatore di nessuna religione. Per me le religioni sono come grandi multinazionali che vendono tutte la stessa cosa: un percorso omologato alla ricerca della divinità. Le religioni possono aiutare nella fase iniziale del percorso, ma poi vanno superate se non si vuole fermarsi, perché se si cerca Dio fuori, si perde la propria divinità: siamo tutti esseri portatori della divinità, della buddità. Le nuove generazioni dovranno diventare sacerdoti di se stessi, senza adorare nessun Dio se non quello dentro di sé. La ricerca della propria divinità interiore è un percorso individuale che passa attraverso la figura di un maestro, per avere la guida necessaria a risvegliare gradualmente, e coltivare, il proprio maestro interiore.
La religione è un traffico e un negozio: si guadagna cento per uno quando si sa maneggiare il suo talento.
La chiesa ha sempre tenuto in massima considerazione la cultura, beh, diciamo la propria cultura.
Dio non divida ciò che amore ha unito!