Patrice Sangiorgio – Uomini & Donne
La fedeltà è un brutto vizio.
La fedeltà è un brutto vizio.
La donna che dopo una lite chiude la propria porta dall’interno, non temiate che si suicidi: si sta provando un cappello.
Ci sono donne che soffrono in silenzio. Ci sono donne che ti danno l’anima in cambio del nulla. Ma ci sono anche donne che fanno le preziose, quelle che dicono prima si, poi no o forse. Alla fine le trovi sempre lì ma cosa vuoi, sono le eterne prime donne perché la vita non gli dà altro. Tu donna che sei così diversa dalla massa, non cambiare, resta così, con i tuoi dolori, le tue lacrime e quei segreti dentro il cuore. Resta così.
Sono sempre io, la ragazza di sempre. Tanto sensibile, delicata, a volte dolce e volte permalosa. Aggressiva quando occorre, sincera e spietata. Una ragazza di cuore che ci mette sempre passione, e amore. Crede in quello che fa. Ama fare sempre di testa sua, anche se qualche volta (solo qualche volta) ascolta consigli. Da l’anima anche a chi non la merita, sa perdonare, ma non sa dimenticare. Spezzata, tradita, delusa dalla vita e dalle persone. Ci mette un po per riordinare il cuore, per ripartire, per andare avanti. Ci mette un po per mandare giù i bocconi amari ma poi ritornano sempre dentro di lei come un ricordo indelebile, come una ferita che non si rimargina mai. Perché quello che vive gli si incastra nell’anima come pezzi di vetro finissimo. E se qualcuno ci prova a curare quelle ferite, dovrebbe avere il coraggio di non fargliene altre. Perché una ferita fa male. Due sono letali.
Alcune “donne” sono convinte che con la loro bellezza possono conquistare addirittura il mondo. È vero che viviamo in un mondo di apparenze, ma le vere conquiste non sono fatte di seni scoperti o letti disfatti, ma di sostanza chiamata materia grigia.
Un uomo ha molte stagioni, mentre una donna ha diritto solo alla primavera.
Come l’ostrica, anche le donne più dure, a volte, nascondono una perla.
La donna che dopo una lite chiude la propria porta dall’interno, non temiate che si suicidi: si sta provando un cappello.
Ci sono donne che soffrono in silenzio. Ci sono donne che ti danno l’anima in cambio del nulla. Ma ci sono anche donne che fanno le preziose, quelle che dicono prima si, poi no o forse. Alla fine le trovi sempre lì ma cosa vuoi, sono le eterne prime donne perché la vita non gli dà altro. Tu donna che sei così diversa dalla massa, non cambiare, resta così, con i tuoi dolori, le tue lacrime e quei segreti dentro il cuore. Resta così.
Sono sempre io, la ragazza di sempre. Tanto sensibile, delicata, a volte dolce e volte permalosa. Aggressiva quando occorre, sincera e spietata. Una ragazza di cuore che ci mette sempre passione, e amore. Crede in quello che fa. Ama fare sempre di testa sua, anche se qualche volta (solo qualche volta) ascolta consigli. Da l’anima anche a chi non la merita, sa perdonare, ma non sa dimenticare. Spezzata, tradita, delusa dalla vita e dalle persone. Ci mette un po per riordinare il cuore, per ripartire, per andare avanti. Ci mette un po per mandare giù i bocconi amari ma poi ritornano sempre dentro di lei come un ricordo indelebile, come una ferita che non si rimargina mai. Perché quello che vive gli si incastra nell’anima come pezzi di vetro finissimo. E se qualcuno ci prova a curare quelle ferite, dovrebbe avere il coraggio di non fargliene altre. Perché una ferita fa male. Due sono letali.
Alcune “donne” sono convinte che con la loro bellezza possono conquistare addirittura il mondo. È vero che viviamo in un mondo di apparenze, ma le vere conquiste non sono fatte di seni scoperti o letti disfatti, ma di sostanza chiamata materia grigia.
Un uomo ha molte stagioni, mentre una donna ha diritto solo alla primavera.
Come l’ostrica, anche le donne più dure, a volte, nascondono una perla.
La donna che dopo una lite chiude la propria porta dall’interno, non temiate che si suicidi: si sta provando un cappello.
Ci sono donne che soffrono in silenzio. Ci sono donne che ti danno l’anima in cambio del nulla. Ma ci sono anche donne che fanno le preziose, quelle che dicono prima si, poi no o forse. Alla fine le trovi sempre lì ma cosa vuoi, sono le eterne prime donne perché la vita non gli dà altro. Tu donna che sei così diversa dalla massa, non cambiare, resta così, con i tuoi dolori, le tue lacrime e quei segreti dentro il cuore. Resta così.
Sono sempre io, la ragazza di sempre. Tanto sensibile, delicata, a volte dolce e volte permalosa. Aggressiva quando occorre, sincera e spietata. Una ragazza di cuore che ci mette sempre passione, e amore. Crede in quello che fa. Ama fare sempre di testa sua, anche se qualche volta (solo qualche volta) ascolta consigli. Da l’anima anche a chi non la merita, sa perdonare, ma non sa dimenticare. Spezzata, tradita, delusa dalla vita e dalle persone. Ci mette un po per riordinare il cuore, per ripartire, per andare avanti. Ci mette un po per mandare giù i bocconi amari ma poi ritornano sempre dentro di lei come un ricordo indelebile, come una ferita che non si rimargina mai. Perché quello che vive gli si incastra nell’anima come pezzi di vetro finissimo. E se qualcuno ci prova a curare quelle ferite, dovrebbe avere il coraggio di non fargliene altre. Perché una ferita fa male. Due sono letali.
Alcune “donne” sono convinte che con la loro bellezza possono conquistare addirittura il mondo. È vero che viviamo in un mondo di apparenze, ma le vere conquiste non sono fatte di seni scoperti o letti disfatti, ma di sostanza chiamata materia grigia.
Un uomo ha molte stagioni, mentre una donna ha diritto solo alla primavera.
Come l’ostrica, anche le donne più dure, a volte, nascondono una perla.