Patrizia Cosenza – Stati d’Animo
Sono stanca di muri di carne senza cuore, mi girano e rigirano l’anima senza fare rumore.
Sono stanca di muri di carne senza cuore, mi girano e rigirano l’anima senza fare rumore.
La bocca che diceva di volermi proteggere è stata la stessa che mi ha ferito di più.
Preferisco l’irrazionalità alla razionalità. Chi più di quest’ultima uccide sensazioni e passioni? Chi più di quest’ultima impedisce di vivere emozioni, attimi e situazioni?
Mi rintano nel surreale perché il reale non è all’altezza delle mie emozioni.
Io sono qui… girovagando qua e la… tra i miei pensieri… le mie amicizie… le serate senza senso… le serate dove non mi va bene nulla… i giorni che passano veloci come l’acqua di un fiume in piena… giorni che passano tra risate… pensieri profondi e pianti di commozione senza senso.
Per la gelosia nulla è più terribile della risata.
E un, due tre, un, due, tre vola la mente mia e un, due, tre, un, due, tre a ritmo di una danza sgangherata, e un, due, tre, un due, tre ricama parole la mente mia, ricama ragnatele di pensieri, rovi di agonie, e un, due, tre, un, due, tre tarsie intarsia nel legno della memoria, scolpisce sul marmo dell’abbandono. Un, due, tre, un, due, tre volteggia la mente mia, scivola vento tra le foglie, le trascina la mente mia e accarezza con loro la terra nuda. Un due, tre, un, due, tre è neve la mente mia, fredda, freddissima gelida e scolorisce ogni certezza certa, imbianca ogni incertezza certa.