Paul Mehis – Abbandonare
Il dolore che si prova nell’abbandono è proporzionale a quanto si è riusciti ad amare. Se vi sentite morire, rallegratevi, avete provato il vero amore.
Il dolore che si prova nell’abbandono è proporzionale a quanto si è riusciti ad amare. Se vi sentite morire, rallegratevi, avete provato il vero amore.
Tutto perisce nell’abbandono.
La mia colpa è stata di non averti saputo dare tutto l’amore di cui avevi…
Avevamo ancora tanto da dire. Tante frasi ripetute mille volte, tanti “aspetta” e “mi dispiace” forse troppo consumati. Tante parole che ci avrebbero ucciso o fatto rialzare. Ma nessuno dei due parlò. Ci fissammo negli occhi, senza dire una parola entrambi capimmo che per dire addio non servivano frasi, erano bastati i silenzi che nessuno aveva cercato di rompere, per tutto quel tempo. Nessuno voleva parlare perché quell’unica parola, quelle 5 lettere ci avrebbero distrutti. Feci un respiro profondo, lo guardai ancora più nel profondo, oltre i suoi occhi verdi. “Addio”, e me ne andai.
Se la nostra sensibilità se ne fotte della sensibilità altrui, allora si è solo egocentricamente sensibili, e personalmente reputo che i motivi che portano a questo sono più trascurabili del risultato.
Con il tempo passa tutto. Così dicono. Ma non credo sia vero.
Chiedi ai miei occhi di non vedere, chiedi alla mia bocca di non nutrirmi, chiedi alle mie gambe di non sorreggermi, chiedi al mio sangue di non scorrere. Ma non chiedere al mio cuore di non sentirla ed alla mia mente di non pensarla, perché mai sarai accontentato!
Tutto perisce nell’abbandono.
La mia colpa è stata di non averti saputo dare tutto l’amore di cui avevi…
Avevamo ancora tanto da dire. Tante frasi ripetute mille volte, tanti “aspetta” e “mi dispiace” forse troppo consumati. Tante parole che ci avrebbero ucciso o fatto rialzare. Ma nessuno dei due parlò. Ci fissammo negli occhi, senza dire una parola entrambi capimmo che per dire addio non servivano frasi, erano bastati i silenzi che nessuno aveva cercato di rompere, per tutto quel tempo. Nessuno voleva parlare perché quell’unica parola, quelle 5 lettere ci avrebbero distrutti. Feci un respiro profondo, lo guardai ancora più nel profondo, oltre i suoi occhi verdi. “Addio”, e me ne andai.
Se la nostra sensibilità se ne fotte della sensibilità altrui, allora si è solo egocentricamente sensibili, e personalmente reputo che i motivi che portano a questo sono più trascurabili del risultato.
Con il tempo passa tutto. Così dicono. Ma non credo sia vero.
Chiedi ai miei occhi di non vedere, chiedi alla mia bocca di non nutrirmi, chiedi alle mie gambe di non sorreggermi, chiedi al mio sangue di non scorrere. Ma non chiedere al mio cuore di non sentirla ed alla mia mente di non pensarla, perché mai sarai accontentato!
Tutto perisce nell’abbandono.
La mia colpa è stata di non averti saputo dare tutto l’amore di cui avevi…
Avevamo ancora tanto da dire. Tante frasi ripetute mille volte, tanti “aspetta” e “mi dispiace” forse troppo consumati. Tante parole che ci avrebbero ucciso o fatto rialzare. Ma nessuno dei due parlò. Ci fissammo negli occhi, senza dire una parola entrambi capimmo che per dire addio non servivano frasi, erano bastati i silenzi che nessuno aveva cercato di rompere, per tutto quel tempo. Nessuno voleva parlare perché quell’unica parola, quelle 5 lettere ci avrebbero distrutti. Feci un respiro profondo, lo guardai ancora più nel profondo, oltre i suoi occhi verdi. “Addio”, e me ne andai.
Se la nostra sensibilità se ne fotte della sensibilità altrui, allora si è solo egocentricamente sensibili, e personalmente reputo che i motivi che portano a questo sono più trascurabili del risultato.
Con il tempo passa tutto. Così dicono. Ma non credo sia vero.
Chiedi ai miei occhi di non vedere, chiedi alla mia bocca di non nutrirmi, chiedi alle mie gambe di non sorreggermi, chiedi al mio sangue di non scorrere. Ma non chiedere al mio cuore di non sentirla ed alla mia mente di non pensarla, perché mai sarai accontentato!