Paul Mehis – Filosofia
Niente può cambiare ciò che siamo: nessun dialogo, nessuna lettura, nessuno spettacolo naturale.Ma tutto ci può rendere sempre più coscienti dell’infinità del nostro essere!
Niente può cambiare ciò che siamo: nessun dialogo, nessuna lettura, nessuno spettacolo naturale.Ma tutto ci può rendere sempre più coscienti dell’infinità del nostro essere!
Brucio i fogli del mio passato e raccolgo le ceneri per non scordare ciò che ho dato.
Vi è solamente un problema filosofico veramente serio: quello del suicidio.
Un saggio potrebbe fare diverse volte il giro del mondo all’interno della sua casa, senza mai uscire dalla sua cella. Sarebbe un vero saggio.
L’uomo più stupido e pericoloso è colui che agnosticamente non vuole conoscere, che non sa ma pretende di sapere e per questo ragiona con la testa degli altri e fa tutto quello che dicono gli altri divenendone succube.
La sensibilità fa la differenza.
Vale la pena di morire per continuare a vivere, per far si che un giusto sorriso, diventi il sorriso di un giusto. Vale la pena di morire, affinché una sofferenza temporanea, non divenga un’eterna sofferenza. Per raccontare ad altri, che l’altro è importante come te. Vale la pena di morire per sapere per chi sei vissuto, perché sei nato e se ciò che hai sempre immaginato è vero, come ciò in cui hai sempre creduto. Per capire cosa veramente è importante e cosa invece non lo è. Vale la pena di morire per lasciare ad altri l’eredità di quel che sei stato e di quello che hai imparato. Per chiarire quello che hai fatto e per cosa hai lottato… se mai hai combattuto. Vale la pena di morire per una carezza ricevuta e per una appena data, ma vale anche la pena di vivere fino all’ultima stilla, perché la vita non è una pena, ma una stella che una sola volta brilla.