Paul Mehis – Libri
Ho letto alcuni testi che mi davano l’idea che fossero stati scritti nella speranza che molti li leggessero, ma ne ho letti altri dove l’Autore scrivendo sceglieva i suoi lettori.
Ho letto alcuni testi che mi davano l’idea che fossero stati scritti nella speranza che molti li leggessero, ma ne ho letti altri dove l’Autore scrivendo sceglieva i suoi lettori.
Eravamo già all’entrata del reparto del Positivo: finii d’esser Gubbio e diventai una mano.
Coyote: “non c’è da meravigliarsi che Babystrega si seppellisca nel fango” disse guardando la città sommersa dallo smog. “C’è sporco ovunque, un vero schifo. Noi non dovremmo poterla vedere, l’aria. L’aria dovrebbe essere come le nostre lacrime e il nostro sudore, trasparente e naturale. Ci dovrebbero essere animali tutto intorno a noi, non nascosti nel buoi avvelenato, a scrutarci con i loro occhi gialli. Guarda questa città. Guarda che cosa abbiamo fatto”.
A volte, la gente può svanire proprio davanti ai nostri occhi.A volte, la gente ci scopre all’improvviso, anche se ci ha sempre avuto davanti.A volte, se non prestiamo abbastanza attenzione, capita che non riusciamo più a vedere noi stessi…
C’è chi ha trovato l’eternità nell’arte, chi nell’amore, chi nel male, chi nei figli, chi nell’alba e nei tramonti…Personalmente, sono convinto che l’importante sia non smettere mai di cercarla.
Chi deve usare gli errori altrui per valorizzarsi non ha conquistato nulla nella vita.
Molti leggono di gusto, ma assai pochi al modo giusto.