Paul Mehis – Libri
L’oscenità non sta sempre nelle parole di uno scrittore, ma può nascondersi nell’interpretazione del lettore.
L’oscenità non sta sempre nelle parole di uno scrittore, ma può nascondersi nell’interpretazione del lettore.
Appoggio la mia mano sulla panchina, ma la ritiro subito: essa esiste. Questa cosa sulla quale sono seduto, sulla quale appoggiavo la mano si chiama una panchina. L’hanno fatta apposta perché ci si possa sedere, hanno preso del cuoio, delle molle, della stoffa, si sono messi al lavoro, con l’idea di fare una sedia e quando hanno finito era questo che avevano fatto. L’hanno portata qui, in questa scatola, e ora la scatola viaggia e sballotta, con i suoi vetri tremolanti, e porta nei suoi fianchi questa cosa rossa. Mormoro: è una panchina, un po’ come un esorcismo. Ma la parola mi rimane sulle labbra: rifiuta di andarsi a posare sulla cosa. Essa rimane quello che è, con la sua peluria rossa, migliaia di zampette rosse, all’aria, diritte, zampette morte. Questo enorme ventre girato all’aria, sanguinante, sballottato – rigonfio con tutte le sue zampe morte, ventre che galleggia in questa scatola, in questo cielo grigio, non è una panchina. Potrebbe benissimo essere un asino morto, per esempio, sballottato nell’acqua e che galleggia alla deriva, il ventre all’aria in un grande fiume grigio, un fiume da inondazione; e io sarei seduto sul ventre dell’asino e i miei piedi bagnerebbero nell’acqua chiara.
Mi piace che tu sia fragile e dura, timida e aggressiva allo stesso tempo.
Il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell’apparenza, del sentimento e della volontà. Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l’aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente, non c’è modo di opporvisi.
Scrivo ad occhi chiusi perché sia la mente a vedere e dettare ciò che devo raccontare.
Un libro avvincente ti prende per mano e ti conduce nel suo ventre e tu diventi il suo segnalibro con le tue impronte che lasci salendo un gradino per volta, sfogliandolo.
Abbi tanto rispetto di te da non prodigare l’amore di tutto il tuo cuore, e la tua anima e la tua forza a qualcuno che non gradirebbe il tuo dono e lo disprezzerebbe.