Paul Mehis – Libri
Non è ciò che leggo che mi colpisce, ma ciò che ritrovo in me di scritti altrui, come memorie ancestrali.
Non è ciò che leggo che mi colpisce, ma ciò che ritrovo in me di scritti altrui, come memorie ancestrali.
Vi sono due motivi per i quali un Uomo può giungere accompagnato da cattive notizie. Può essere egli stesso artefice di malvagità, o far parte invece di coloro che non molestano chi sta bene, e vengono solo a porgere il loro aiuto nel momento del bisogno.
Non sono il tipo che scopa una volta sola, anzi, più conosci una persona più la scopi meglio. Non entri più solo nel suo corpo, le sfondi le difese. Maschilismo? Cazzate. Per entrare veramente in lei devi toglierti la corazza. Altrimenti sarebbe scomodo.
Coloro che leggono libri sono migliori di quelli che non li conoscono; coloro che li ricordano sono migliori di quelli che li leggono; coloro che li capiscono sono migliori di quelli che li ricordono e coloro che li mettono in pratica sono miglii di quelli che li capiscono.
Chi ha per amico un libro non sarà mai solo.
Era così bello trovarsi lì. Così giusto. Non si era mai resa conto di quanto le cose fossero andate avanti in modo sbagliato fra loro fino a quel momento, in cui tutto si era chiarito. Era questo che lei si ricordava, la sensazione provata quella prima, splendida sera in cui Stefan l’aveva tenuta fra le braccia. Tutta la dolcezza e la tenerezza del mondo si raccolsero in mezzo a loro. Elena si sentì a casa, era quello il suo posto. E lo sarebbe stato per sempre. Tutto il resto fu dimenticatocome i primi giorni, Elena sentì che poteva quasi leggere i pensieri di Stefan. C’era un legame fra loro, erano uno parte dell’altra. I loro cuori battevano all’unisono. Mancava solo una cosa perché tutto fosse perfetto. Elena lo sapeva e tirò indietro i capelli, scostandoli dal lato del collo. E questa volta Stefan non protestò né la respinse. Invece di un rifiuto, le comunicò un senso di profonda accettazione… e di profondo bisogno. Sentimenti di amore, di piacere, di comprensione la travolsero, e con gioia incredula si rese conto che erano gli stessi di Stefan. Per un attimo, si riconobbe nei suoi occhi, e percepì quanto lui la amasse. […] quando Elena sentì cedere le ginocchia, Stefan la fece sedere sul letto. E poi si tennero stretti, ignari del temo che passava e di tutto il resto. Sentì che esistevano solo lei e Stefan. “Ti amo” le disse con dolcezza. […] la amava. L’aveva sempre saputo, ma lui non l’aveva mai detto prima di allora.
Il fatto era che, per tutto ciò che riguardava Will, stava sviluppando un nuovo tipo di sensibilità, come se lui fosse più netto, più a fuoco di chiunque altro avesse conosciuto fino ad allora. Tutto ciò che lo riguardava era chiaro, vicino e immediato.