Paul Valéry – Tempi Moderni
Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.
Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.
Los Angeles: settantadue sobborghi in cerca di una città.
Sette miliardi di persone, sparse per il mondo, che vogliono tutto. Sette di miliardi di persone che ignorano la realtà preferendogli la fantasia. Che ci piaccia o no, questo è il nostro mondo. Un mondo di individui che lottano per appagare il proprio egoismo, il proprio egocentrismo, il proprio istinto prevaricatore. Un mondo di incurabili e inconsapevoli sognatori.
Viviamo in un’epoca in cui il superfluo è la nostra unica necessità.
Il popolo era libero di parlare una lingua di propria creazione, il dialetto. La borghesia ha imposto la lingua nazionale dello stato e quella universale del mercato. I popoli son diventati massa.
È brutto e triste pensare che nella vita, o meglio, in questa società… conti di più l’apparenza che l’essenza!
Colui che insinua il dubbio su fatti accettati da una maggioranza di individui sarà definito con l’appellativo di “complottista”, innanzitutto quando tali fatti sono stati accertati da una sola parte.