Paul Valéry – Tempi Moderni
Il problema ai nostri tempi è che il futuro non è come è sempre stato.
Il problema ai nostri tempi è che il futuro non è come è sempre stato.
Il passato non è morto; non è nemmeno passato. Ce ne stacchiamo e agiamo come se ci fosse estraneo.
La fretta e la superficialità sono le malattie psichiche del ventesimo secolo, e più di ogni altro posto si riflettono nella stampa.
Hanno chiuso i manicomi, ed hanno aperto i social network.
Se per ogni mi piace sui link contro la fame nel mondo fosse corrisposto un tozzo di pane, ora dovremmo combattere l’obesità nel Congo.
Penso che la libertà è uno dei termini più oscuri ed ambigui, perché siamo nati già con delle “catene invisibili”, ed un uomo in sé è anche una massa di contraddizioni. Ma all’essere umano è concessa “la coscienza”, mentre, all’umanità “la civiltà”: la consapevolezza di convivenza nell’usare “l’arte pacifica del reagire”, non le azioni barbariche.
È un vero dispiacere vedere che, nonostante ci sia un livello di cultura bassissimo, le persone non fanno niente per migliorare il loro stato. Prendiamo Facebook: la gente continua a commentare post senza soffermarsi a leggere i commenti degli altri, i pochi che lo fanno si ritrovano a leggere commenti senza senso, dove ognuno scrive per se stesso, che bella soddisfazione.